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Politica del gelato

In questo periodo va di moda il cubetto di ghiaccio e il gelato. Nella vita normale un buon gelato aiuta a sopportare il caldo, i cubetti di ghiaccio li vedo bene in un tè freddo o in un aperitivo. Ma sono stati usati per fare pubblicità a una malattia terribile, la SLA, e il gelato per rispondere all’ironia di un settimanale americano sul “nostro” Renzi.
Nel caso della SLA si è parlato molto della malattia, ma le donazioni sono state poche. Forse il cubetto ha raffreddato la generosità! Sicuramente ha solleticato il narcisismo spinto di tutti coloro che hanno partecipato. Ma le donazioni languono.
Poi il gelato di Renzi. La comunicazione al potere, in modo così smaccato che ormai non sa nemmeno più che raccontarsi. Sul primo ministro Renzi si potranno fare trattati relativi alla disinvoltura nel cambiare idea, ammesso che sia veramente idea, fino al negare quanto detto poco prima.
Avrei da raccontare sull’atteggiamento in relazione ai famosi Q96 da parte di politici, deputati e parlamento intero, quasi sit comedy delle peggiori seguita dalla pochezza del giornalismo italico. Notizie che si sono strascinate da una fonte all’altra in un tripudio di niente, nessuna ricerca personale e precisa sulle situazioni.
E lui in cima. Parla a spot, secondo slayde che altri hanno elaborato. Rimangiandosi quanto affermato prima. Un esempio: vi stupiremo sulla scuola il 29 agosto, nel CdM.
Il 29 agosto non c’è possibilità di parlare della scuola nel Cdm! Si rimanda ad altri tempi.
Bene, Io ho sempre temuto l’aiuto dei boy scout per attraversare la strada.Funziona se conosce il codice della strada, Ma se passa con il rosso? Ebbene noi stiamo passando con il rosso, tutti dietro. E ci sta venendo addosso un tir di cose non fatte e di crisi. Meglio attraversare da soli! E senza gelato!

Ancora Quota 96

L’economia dello Stato funziona su binari che non conosco, e forse, non li conoscono nemmeno i ministri o i commissari delle Finanze. Hanno bocciato ancora una volta la proposta di legge di mandare in pensione i 4000 della Quota 96, personale della scuola che avrebbe avuto il diritto di andare in pensione nel 2012 con il vecchio sistema, perché nella scuola si smette a settembre, non a dicembre come tutti gli altri settori. A  parte il fatto che ci hanno dato 6 anni di lavoro in più obbligatori, come agli altri nati nel 1952, a parte che i docenti italiani sono i più vecchi d’Europa, resta il fatto di un diritto leso. Ciò che non capisco è perché ci vogliano tenere qui  a forza, quando in pensione costeremmo di meno allo stato e libereremmo posti per i giovani. Non capisco il perché di questa ostinazione , noi  incavolati e sfiduciati, quindi meno produttivi, a forza. Cerco di pensare alle ragioni loro, perché le mie, per voler andar in pensione le conosco dal 2011, da molto prima che la Fornero decapitasse le mie speranze.

1) Effettivamente non ci sono soldi. Ma vendere un paio di F35 potrebbe aiutare?

2) Tutti i quota 96 degli altri comparti statali stano premendo per avere lo stesso trattamento di quelli della scuola, cioè di andare in pensione, quindi le lobby degli altri comparti sono più forti di quelle della scuola ( su questo non ho dubbi!)

3) Non interessa a nessuno lasciare liberi 4000 posti per i giovani. Meglio fare dei grandi annunci sulle assunzioni dei precari piuttosto che risolvere veramente un poco di problema.

5) Ci sono  85000 mila esuberi nello Stato, quindi dopo averli messi  in mobilità li licenziano,e noi se non siamo lì poco ci manca.

Ultima considerazione : il nuovo ministro italiano , il giovane Renzi non è per nulla diverso da Monti o dalla Fornero, è solo più moderno, con le slide, i twitt giornalieri al mondo, le conferenze come venditore di fumo.

Italiani stiamo attenti, è andato su solo per arginare Grillo, e fare le riforme che erano già state decise. Vorrei sbagliarmi, ma non posso. E qui ci scappa una parolaccia, ma non la scrivo.

Non mi piace la politica in stimino

Lo ammetto, a me quella telecamera che svela i segreti degli incontri politici dei leader non piace. La  trovo estremamente falsa e inutile, anzi peggiorativa di un rapporto con la politica già molto critico. Non so perché ma l’idea che questi debbano essere sinceri quando si trovano attorno a un tavolo non mi convince per niente. Infatti si è visto che  anziché parlarsi si sono raccontati alloro programma politico ribadendo poche idee e confuse. Se poi vediamo l’effetto che  ha fatto fra i 5 stelle è ancora più negativo. Io non i frequento e quindi non posso entrare nei particolari, ma sembra che da quelle parti dissentire pubblicamente porti malissimo. 

Dopo avere avuto il Caimano, abbiamo il Cannibale di voti. Si sta mangiando parte del suo elettorato piano piano, volta per volta, lentamente sbocconcellandolo ai lati estremi. Sono fatti suoi, probabilmente non riesce più a reggere il gioco,anche se sembra dai sondaggi ( altra bella invenzione !!!) che ogni volta aumento il suo consenso. Però in Sardegna non si è presentato, quindi abbiano dati certi solo di elezioni passate. 

Ma la vera politica, quella politica della mediazione, legata alle lobby e agli interessi particolari che difficilmente collimano con quelli del popolo italiano si fa altrove, in piccoli salottino o gabinetti con poltroncine di velluto e tavoli di quercia massiccia. Senza telecamere e senza popolo intorno. Lì mi piacerebbe sapere che si sono detti, che patti hanno fatto e quanto sono disposti a mercanteggiare.

Infatti ieri, il giorno dopo la fiducia ecco Renzi che trascina i mass media nell’Italia del nord mentre a Roma si decidono  altre cose.

Bene vedremo quanto dura questa enfasi informativa dei mass media.  Nel mentre l’Italia si consuma.

 

Renzi non è Obama…ma nemmeno Grillo

Ha vinto Obama, sono contenta, meglio lui  che conosciamo già, di uno sconosciuto che ama le armi e tante mogli ( I Mormoni, che poi anche al loro interno hanno una bella confusione, secondo Wikipedia, che non è la Bibbia!) Sono contenta anche per l’Europa, che in un momento così difficile ha bisogno di stabilità almeno nei referenti. Tranne qualche politico troppo ingombrante che è stato messo da parte da un annetto, come passa il tempo. Oggi ho incontrato al mercato un sostenitore di Renzi che raccoglieva le adesioni alle primarie ( a me non ha chiesto niente, perché sa che sono “un cane sciolto”) Si parlava di Obama e poi di Renzi e io ho detto che Renzi non è Obama per due motivi: non ha il testosterone di Obama e qui ci facciamo poco, e parla solo di alcune cose che ripete spesso. Altro non so. Il mio amico mi ha detto che avessimo un Obama anche noi sarebbe diverso. Forse, sarebbe auspicabile e desiderabile.  Ma ci vuole il nuovo vero. E due battute su Grillo, tanto amato da molti, ma che se avanza così ne  perde anche lui. Tutti  i politici usano i mezzi di comunicazione dietro il disegno e la prospettiva di guru dell’immagine e , appunto, della comunicazione. Grillo lo fa ancora meglio di altri. Bisogna fare i complimenti al suo guru. Quanto ha “insultato” la sua consigliera comunale con la storia del punto G è riuscito a far parlare tutti di lui. Goal! Adesso lancia il decalogo del grillino o non so come si chiami. Ebbene tutti a parlare di ciò. Parlasse di programmi veri tipo : come facciamo con i rifiuti che ci stanno coprendo a mezza manica se chiudiamo, come è giusto, tutti gli inceneritori? Ha fatto qualche campagna contro l’eccessiva produzione di incarti, rifiuti ecc? Ha spiegato come fare per evitare che il territorio venga ingoiato dal cemento e dall’asfalto, senza scaricare tutto sulle spalle del povero grillino desideroso di contare, ma che non conosce nulla, proprio nulla, delle fasi di elaborazione di tali piani stradali a livello europeo? Basterà la buona volontà a far funzionare tutto e a cambiare? In ogni caso applausi al suo guru e a lui che , spero, si diverta molto. Anche Berlusconi iniziò ne 1994 lanciando un prodotto ( il suo partito); il  guaio è che è caduto sulle nostre teste e ci ha tramortiti! Siamo ancora spaesati!

Non conosco il significato delle canzone ma il titolo mi sembra adatto, i musicisti sono ottimi, quindi godiamoceli.

 

 

La ragnatela

Ho trovato una ragnatela in giardino questa mattina, eterea, attaccata una parte alle foglie del liquidambar e l’altra non lo so, pare sul porfido, ma non credo.. La bravura del ragno è incredibile, sostenere il tutto e in grande con il filo tanto sottile che basta un vento forte o il passaggio veloce di una persona a strapparla. Per oggi voglio solo pensieri positivi, piacevoli, in questo autunno tardo e primaverile. Le altre ragnatele, mefitiche e insopportabili della politica e dei rubapopoli le lascio lì. Ma non credo basterà un renzi  o un grillo a strapparle!

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Virare nel personale

Dopo alcune riflessioni concordo con Luca ( blog da leggere) e mi trovo a dover dare una nuova direzione al blog , lasciando le mie esternazione di politica, perché non capisco più nulla, se non che nessuno sta facendo niente di realmente utile per la nazione e l’economia, e i nuovi sono ancora da mettere a fuoco, fra un Renzi che mi pare l’incrocio fra Casini e Rutelli ( tutti e tre sono di area cattolica) e il M5S che sembra il nuovo, ma non convince.

Sarà una virata virtuale, quella che una volta si chiamava ritorno al privato.

Cominci con alcune riflessioni raccolte nel tempo che ho definito “Filosofia a 7,8,9 anni”

Sei carina, maestra

-Sai maestra che sei proprio carina-il sorriso illumina la bocca sdentata del piccolo

-Grazie, anche tu sei carino- carezza sulla testa

-Lo sai che mi piace il tuo vestito?- E’ lo stesso di ieri, si vede che non se ne è accorto

– Lo sai che hai dei bei capelli?- continua sorridente

-Grazie, sei molto gentile oggi- di solito non mi degna di uno sguardo

– Lo sai che sei  brava, maestra?- gli occhioni si sgranano, sorride di più, prende il quaderno, lo mette sotto i miei occhi e conclude:

-Adesso mi dai bravo???- altro sorriso