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La rete ha dei buchi

Il risultato delle elezioni è lì, nei numeri. Ha vinto Renzi. Hanno perso gli altri e molti si sono astenuti. Punto. Adesso tutti parlano di elettori che non hanno capito, di elettori pensionati, di elettori che non sanno guardare al nuovo ecc, ecc. Dopo che gli lettori, anni fa, sin sono presi dei coglioni ora sono diventati idioti, rimbambiti, cullati nel loro nulla. No, questo non mi piace per niente. Specialmente da chi come Grillo ha fatto della comunicazione la sua bandiera. Credo che il problema che dovrebbero porsi  lui e Casaleggio è il limite della rete e di Internet. Credevano di poter governare a insulti vari e con le connessioni? Ma dove vivono? Sono andati in mezzo alla gente, negli uffici, nei negozi e nei bar ad ascoltare i commenti dopo le sparate dei comizi? Si sono mai preoccupati di leggere veramente che cosa vuole la gente? Grillo ha visto, oltre le sue platee teatrali, chi veramente lo segue?

Questa non è comunicazione è piagnisteo dopo aver perso, è lamento indecoroso di chi ha buttato al vento milioni di voti. Nessuno c’è riuscito. Le imprese della sinistra in questo senso, della Lega e di Forza Italia sono nulla rispetto alla stupidaggine che Grillo ha fatto. Lui, presuntuoso e arrogante, come pochi possono esserlo, per capirci i miliardari, ha disprezzato in campagna elettorale tutto e tutti. Pensava che le persone accettassero con indifferenza il suo ripulire in continuazione le schiere di adepti, a ogni piccola decisione diversa dalla sua? Pensava che accettassero silenziosamente il suo denigrare la tv e poi andare da Vespa? Me per chi ci prende? Io ho votato per chi mi pare, ma ci sono andata per mille motivi e non ultimo poter dire io l’ho fatto e non venitemi a dire che ho sbagliato. Siete  voi che avete sbagliato a comunicare, voi padroni della rete della connessione e del wireless. Io leggo molti libri e giornali, ma questo non fa di me un elettore idiota.

Mi dispiace solo di una cosa molto seria. Grillo e c hanno buttato al vento tutte le parole importanti per il nostro futuro e si sono arroccati dentro le catene, i colpi  teatrali, il Parlamento, la solitudine. Le parole che non hanno saputo utilizzare sono: inceneritore, salute pubblica, scuola, servizi sociali, cura degli anziani, lotta alla Mafia, lotta alla evasione, limite delle tasse.  Nessuno le ha cavalcate in modo convincente, ma almeno ora non solo lì a insultare gli elettori. Ma Grillo non aveva detto che se ne andava se perdeva? Adesso fa la pubblicità a un medicinale per la gastrite, così oltretutto ci guadagna anche. Lui è furbo, noi invece…

Ma chi c’è al Parlamento?

Se un marziano dovesse atterrare in Italia per capire come funziona il nostro Parlamento rimarrebbe basito per la stranezza dei personaggi che occuperanno gli  scranni fra giorni. Un gruppo di destra, occupa provocatoriamente il Palazzo di Giustizia, simbolo del potere giudiziario, perché il suo capo è ricoverato in ospedale. Va beh e poi? E’ che dovrebbe comparire in alcuni processi a suo carico che si sono accumulati dopo le elezioni. E gli hanno mandato la visita fiscale, quella che mandano a tutti i lavoratori quando si ammalano. Ma il gruppo non vuole e il capo strepita in ospedale dicendo lui è una vittima. Però non va ai processi a dimostrarlo. Di lui si dice anche che non è eleggibile secondo una legge che nessuno, fino a oggi , ha mai utilizzato. Questo capo è lì al Parlamento da vent’anni!

Un altro gruppo, all’opposto, ma non si sa dove posizionarlo perché ci sono elettori di tutte le derivazioni, destra, centro, sinistra, extrasinistra, ultradestra dcc, si dedica al silenzio monastico collettivo con la stampa, perché il loro capo ha detto che così devono fare. Anzi non si capisce cosa devono fare, se non destabilizzare il sistema. Se si comportano in modo diverso il capo ha detto che si toglie dalla politica, ma poiché il proprietario del simbolo è lui, scioglie il Movimento. Perché, si dovrebbe spiegare al marziano è un movimento, un non-partito che ha un non-programma ed elegge i suoi rappresentante attraverso la rete ( qualcuno spiegherà poi cosa è la rete, può essere che il marziano sia telepatico).

Il terzo gruppo, che per pochissimo è arrivato primo, voleva smacchiare i giaguari, ma in Italia non ci sono giaguari, quindi è rimasto con un palmo di naso e adesso non sa che fare. Al suo interno c’è maretta perché come sempre si dice che se si presentava un altro vinceva tutto. In ogni caso il suo capo cerca di parlare con il non movimento, che tace e non si sa nemmeno se riesca a sentire le sue proposte. Il marziano che farà a questo punto? Capirà che democrazia non è facile, ma in questo caso è proprio senza speranza. Verrà poi a sapere i dettagli dei rapporti fra partiti e parlamentari negli anni precedenti, in cui la compravendita dei deputati e senatori avveniva in un luogo chiamato Bouvette e definita tramite banche estere. Ma questa è un’altra storia.

E noi restiamo con questa domanda : ma chi abbiamo eletto? Un popolo di marziani?

Intanto un gruppo di intellettuali sta proponendo un governo composto da personalità di alto profilo, non eletti, ma presi dal mondo civile. E le elezioni allora chiederà il Marziano? Mah!

Le lacrime di Bossi e i voltagabbana

Chiunque piangerebbe in una situazione così: aver bruciato un partito per il denaro ed essere l’unico o quasi capo espiatorio. Già al momento della sua malattia avrebbe potuto diventare il grande saggio e abbandonare la direzione della Lega, ma sapeva già che gli altri non attiravano consensi. Era il suo magnetismo che attraeva i leghisti con le barbe verdi e il desiderio di contare qualche cosa in questa realtà così amara. Quindi gli altri, il cerchio magico e anche i maroniani, e quelli che sapevano, hanno preferito lasciarlo lì e concedere quello che voleva. Sistemare i figli. Non so se sia un sentimento comune ai genitori quello di sistemare i figli con i soldi degli altri, gli stessi soldi che i leghisti votanti gli hanno permesso di avere. Tanto lui appariva, tanto la Lega avanzava, tanti soldi arrivavano. Fino ai 5000 euro di Paghetta per i figli. Sessantamila euro cadauno all’anno.   Di tutto questo trovo offensivo questo ultimo dato : due adulti, con un lavoro e la “paghetta” per gli sfizi. E’ offensivo anche solo pensarlo. Se fossi un contabile saprei calcolare quanti elettori valgono quei 5000 euro e quanto delle tasse che io pago, per forza, sul mio stipendio sono finiti in tasca ai due. E la Lega non l’ho mai accettata con tutto quel populismo così lontano dalla vera natura dei padani: solidali e altruisti. Basta vedere cosa succede durante le inondazioni o in altre situazioni dolorose. E anche gli extracomunitari, che ora non vengono più perché non c’è lavoro, lo stesso lavoro che i figli dei padani non vogliono fare, hanno trovato casa, lavoro, servizi sociali ecc. Ora Bossi senior, sarà distrutto. Perché un uomo ammalato è più fragile. Sa di essere assediato da voltagabbana, che fanno finta di non aver saputo niente, di non non avere visto niente. E invece, forse , hanno preso la loro parte, in silenzio, da furbi, perché non avevano due figli della Padania da sistemare e mantenere. Due figli che consumano tanti soldi e non producono niente. Due bamboccioni, giusto per parafrasare Sacconi, che forse sapeva, certe cose non passano inosservate nel ristretto Olimpo del Parlamento.

Però Bossi  non smuove i miei sentimenti.  Le sue lacrime mi lasciano indifferente. Mi disturbano di più i voltagabbana, che ora , se potessero, lo cancellerebbero dalla loro storia, nonostante lui ne sia stato il capo per vent’anni. Addio uomo con la canottiera, ricorda questo antico proverbio : dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guardo io. Ormai però è tardi.