Se vai al mercato e non trovi più i banchetti

Dalle mie parti il mercato settimanale è al mercoledì. E’ un momento di socializzazione e scambio, anche politico e puoi incontrare il sindaco che passeggia con qualche assessore e il Comandante della Caserma. La merce è sempre quella: abiti cinesi, cianfrusaglie dal mondo, carciofi e patate gonfi e ridenti, piadine e pesce. Un mercato completo. Divertente a volte perdersi nei colori e nelle confezioni di abiti assurdi, dai colori improponibili e merce varia, anche fiori. Un momento molto più umano della spesa al supermercato, qui puoi chiacchierare con il venditore di arance che ti fa assaggiare un pezzetto di ananas in offerta. I cinesi sono molto discreti, ti osservano ma non intervengono per proporti una maglia di tre taglie più piccola della tua o la gonna da discoteca che va bene a tua nipote di 18 anni.

Sono andata e ho scoperto che i banchetti non c sono più. Rimangono quelli con gli ortaggi e la frutta e altri con abiti nostrani. Gli altri, quelli dove potevi perdere del tempo a cercare una spilla dai colori iridescenti che nessuno avrebbe comprato sono scomparsi. Il primo mercoledì ho pensato che fossero i cinesi che erano tornati al paese per festeggiare il loro capodanno. Ma non è così. Ieri mancavano una decina di banchetti , anche quello dei bottoni e altri. Il vuoto.  Tra l’altro non c’era nemmeno un banchetto che vende pesce fritto, ma dopo quello che è accaduto nel modenese, dove è scoppiata la bombola ed ha bruciato tutto, anche tre persone, non mi meraviglia.

Ma il vuoto dei cinesi, degli indiani, dei bengalesi mi ha preoccupato. Se anche gli extracomunitari  se ne vanno perché non c’è commercio, come siamo realmente messi in Italia? Dopo averci riempito le case di paccottiglia, se ne vanno a cercare altri mercati: polacchi, rumeni, slavi. Saremo noi a caricare la nostra merce e a tornare all’estero per sopravvivere, come cento cinquanta anni fa. Emigrati. Non tutti, però, potranno tornare con riconoscimenti e cariche importanti, come il nuovo Papa, che ha i genitori italiani.

E allora perché i politici non si mettono d’accordo e non fanno il governo? E non emettono leggi per tutelare l’economia italiana? Siamo così poco importanti?

4 pensieri su “Se vai al mercato e non trovi più i banchetti

  1. Un bell’esempio di come la cronaca spicciola, quotidiana e locale possa avere significati che investono le grandi realtà, quelle del divenire storico.
    E un bell’esempio di come un blog possa aiutare a capire tali realtà.

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    1. In effetti Franz la realtà si vede nel quotidiano, in quel vivere fra spesa, lavoro e riposo. Perché i grandi numeri si raffrontano con i piccoli numeri. Quanti sono gli extracomunitari che sono tornati a casa loro? Non lo so, ma sono tanti. Ciao Rita

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    1. ReAnto! Ciao, che piacere! Il problema è che la crisi aumenta e loro scappano. E gli italiani fanno pane, marmellate e yogurt in casa. Per gli abiti si torna la riciclo! Un abbraccione Riri52

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