Non so se sono i giornalisti che sobillano gli intervistati, ma le risposte sono indecenti, tanto che non le riporto nemmeno.
Intervistare Licio Gelli , allora Gran Maestro della Loggia segreta P2 e Giusva Fioravanti, già condannato a 8 ergastoli per la Strage di Bologna e libero, mi pare una delle ennesime provocazioni contro la cerimonia del ricordo della Strage. Lo Stato sarà assente, non manderà nessuno a nome suo. Lo stato ha paura dei fischi e delle mille domande che ancora ci si fa intorno a quel giorno in cui tutta la città ha sentito il boato dell’esplosione e dopo ha sofferto con le vittime e i loro parenti.
La riscossa della destra passa anche attraverso queste interviste, il riportare parole blasfeme rispetto all’evento. C’è un attacco della destra dei diversi fascismi che non vediamo bene, offuscati dalla crisi, ma ci sono. In Grecia sono già in parlamento, in Italia sono alla riscossa fra attacchi, botte, insulti a chi è di sinistra. Ma non si sa nulla, perché fa comodo non si sappia. Si passano queste notizie come il comportamento dei facinorosi, ma non è così. C’è un disegno dietro. Aspettiamo.
Leggevo i commenti su un giornale on line e ho capito due cose: i giovani non sanno che cosa è successo, né del due agosto né del resto. Si vela con il silenzio, squarciato sa queste interviste opportuniste.
Vorrei che la figlia di Fioravanti chiedesse a suo padre chi era Angela Fresu. E lì non ci sarà giornalista a piegare le parole.
Chi sono
Angela Fresu