Non ho avvertito il terremoto, dormivo e mi hanno svegliato di proposito. Ho aspettato un attimo, poi ho guardato fuori dalla finestra: non c’era nessuno e tutto sembrava in ordine. Solo la campana del vento, fili di bambù con il pendolo in mezzo, posto di fianco a una porta suonava dolcemente, Poi ha smesso, io ho acceso la radio, e in tutta l’Italia del nord si era avvertita. Io no. il primo giornale radio era abbastanza positivo, così ho spento la luce e continuato il mio sogno. Poi qualche telefonata dai luoghi epicentro, con la paura, la notte in macchina, per fortuna la casa in piedi, sana. Più in là castelli e palazzi antichi crollati, rovinati per sempre. La storia a pezzi, fragile come i ricordi, che si è sgretolata per la forza del sisma. Ora rimarranno solo cumuli di pietre, o spiazzi aperti, e cartoline ricordo. Nessuno riuscirà a ricostruire Perché non ci saranno soldi, per nessuno. Per i privati che hanno le case lesionate e per i comuni che dovranno farsi carico della ricostruzione o dell’abbandono a scelta.
Il vero terremoto è questo: sempre l’Emilia ha dato aiuto alle altre regioni in difficoltà. Per noi, dato il tempo di crisi, non c’è nulla. Non c’è molto da aggiungere!
Piove, governo ladro!