Morgan Palmas del Blog Sul Romanzo scrive su Facebook “Chiedo aiuto a editori, distributori, scrittori e librai. I tempi cambiano e forse anche le percentuali. Se un libro costa 15 euro di copertina: il 30% circa va alla libreria, il 30% nella distribuzione e il 40% all’editore (quest’ultimo “paga” l’autore dal 5% al 10% nove casi su dieci, poi c’è la stampa, l’Iva, ecc). Sono ancora dati attuali?” Chi vuole aggiornarsi sulla distribuzione degli introiti può leggersi tutti i commenti. Io che sono sempre divisa fra l’autopubblicazione e quella dell’editore mi chiedo : perché il denaro che spetta all’autore è così esiguo? E il rimanente va all’editore , alla distribuzione, al libraio. In questo modo ci si spiega perchè ormai il libro sia un prodotto come un altro, con il targhet, l’argomento alla moda, il best seller mondiale. Per guadagnare bisogna vendere, per vendere bisogna avere un prodotto gradito, per avere un prodotto gradito che si fa? Meglio costruirselo che andare a cercarlo. Si legge poco, è vero, verissimo, ma non sarà perché il prodotto è poco allettante?
Con l’auto pubblicazione si rischia un prodotto poco rifinito, scritto con un linguaggio non lisciato e rassettato dagli editor, con la carta forse grossa e la copertina brutta. Ma, pagata la stampa e poco altro, il libro, se lo vendo rende e l’intelletto ne è molto felice. E se il libro in libreria non vende? L’autore non potrà più chiedere a quell’editore di pubblicare.
Da tempo vagolo fra queste due posizioni, ma in verità non riesco a decidermi. Ho spedito qualche cosa ma non ho risposte. Bah! Aspetto ancora. Il dibattito è aperto.
Qui il pensiero di un editore sull’argomento autopubblicazione: Marco Valerio
Forse un libro ben rifinito ci attira di più, siamo tutti più esteti che di sostanza…
Un abbraccio cara
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@Kylie mi sa che hai ragione. Se decido di autopubblicarmi chiedo a un grafico pubblicitario di fare la copertina! Ciao Riri52
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